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Un nuovo nemico sta dichiarando guerra al mondo del bar: il consumo domestico. Clienti ed appassionati sempre più spesso si rifugiano in casa per bere e mangiare. E allora, perché non portare il bar a casa? Ecco la soluzione…

In questi anni è nato un nuovo competitor del pubblico esercizio: il consumo domestico. Da una indagine condotta da TRADE LAB, sono ben 16 mila le persone che scelgono la propria casa per incontrare gli amici; e questo accade sia per i pasti principali, sia per l’aperitivo che per il dopocena. Le cause sono chiare: c’è una minore disponibilità di denaro, e quindi minor propensione alla spesa, ma anche perché per alcuni target manca un’offerta adeguata.

Una nuova idea per realizzare i cocktail a casa propria
Una nuova idea per realizzare i cocktail a casa propria

A Firenze, Alessandro Benassi ha pensato bene di lanciare una nuova sfida al settore, ed ha inventato un nuovo format che dà ai consumatori la possibilità di ordinare tutto il necessario per realizzare un cocktail stando comodamente a casa. Il servizio offre una selezione di succhi di frutta, birre, alcolici, fettine di arancia e limone, zucchero di canna e ghiaccio. Al momento funzionante solo nel comune di Firenze dalle 19 alle 5 del mattino, con tempi di consegna di solamente mezz’ora. Si può ordinare sul web o per telefono. Per chi vuole, c’è anche la possibilità di ordinare il kit completo per fare il cocktail o, perché no, un vero e proprio barman a domicilio.

 

 

 

 

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ANTONIO MANCINI, lavora nel mondo dell’ospitalità da 17 anni. Quando svolge la sua professione, è come se appartenesse ad un altro pianeta, e questo gli dà la forza per soddisfare i palati delle persone e i loro gusti in fatto di drink. Non c’è soddisfazione più grande, dice, di far amare ai clienti ciò che stanno bevendo.
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