Un settore in evoluzione. È quello delle panetterie nella Gdo. In questo articolo che ci arriva dall’Osservatorio HostMilano analizziamo le tendenze delle panetterie nella grande distribuzione.
Dopo aver puntato per lungo tempo sul pane industriale, low cost e comodo da acquistare insieme al resto della spesa, oggi ha mutato approccio, e sempre più spesso propone una ampia varietà di referenze nelle panetterie, spesso realizzate in forni interni o da artigiani locali. Esselunga ad esempio, ricordano dall’ufficio stampa, ha oltre 120 forni dove più di 2000 persone producono artigianalmente 19 varietà di pane fresco che viene preparato e sfornato durante l’intero arco della giornata. I panificatori sono addestrati e formati dall’azienda con corsi teorici e pratici.
Nei supermercati arrivano ormai anche lavorazioni non banali come quelle con lievito madre. Nel Regno Unito secondo Tesco, insegna principale, nel 2018 questa tipologia è cresciuta del 40%. Carrefour Belgio ha appena annunciato una riduzione del 25% del contenuto del pane prodotto internamente, in ottica salutistica. E in certi casi la Gdo si pone nettamente all’avanguardia, come con l’insegna norvegese Meny che ha introdotto questo mese un pane contenete farina di insetti. Secondo Euromonitor sono stati gli impasti industriali pronti cotti nei forni dei negozi il prodotto di successo ad alto margine che ha cambiato la percezione, specie nei mercati in cui i prodotti da forno confezionati sono più diffusi di quelli non confezionati.
Abbiamo chiesto a Luca Fumagalli, Responsabile panetteria e pasticceria Carrefour Italia, i motivi che spingono il consumatore ad acquistare pane al supermercato. “Sicuramente c’è la comodità, ma anche il vasto assortimento. I nostri iper dispongono di circa 350 referenze bakery, i market 130 e i punti vendita di prossimità 50. Sono aumentati gli standard qualitativi: circa un terzo dell’offerta viene prodotto direttamente nei nostri laboratori”.
Ma come si “vende” il pane nella Gdo? “Generalmente, nelle nuove ristrutturazioni, il reparto panetterie trova posto all’ingresso del settore fresco. Il criterio espositivo varia a seconda dei format e della dimensione del punto vendita, ma abbiamo sempre una quota di banco take away e di banco servito o self. Per valorizzare le referenze di nostra produzione utilizziamo prevalentemente una comunicazione cartacea su cartelli appesi in reparto, su cui comunichiamo anche l’artigianalità e la qualità delle nostre materie prime”.
Resta comune un “doppio binario”: “Facciamo comunicazione qualitativa su prodotti premium, e di prezzo su quelli più economici. Promuoviamo anche i prodotti organizzando degustazioni, perché pensiamo che sia la migliore pubblicità. Il reparto bakery, al di là dell’evoluzione degli ultimi anni, rimane legato ai valori tradizionali, dove la relazione diretta con il consumatore è la modalità migliore per spiegare e far conoscere la qualità delle nostre produzioni”.
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