La macchina per caffè espresso è in continua evoluzione. Oggi il mercato garantisce soluzioni altamente tecnologiche e personalizzabili. Vediamo quali sono le tappe di questa crescita.
In principio fu Angelo Moriondo, imprenditore inventore torinese che nel 1884 brevettò quella strana macchina con caldaia che richiedeva per essere messa in funzione un patentino da fuochista. Dopo la macchina per caffè espresso ha subito varie evoluzioni che andavano al pari passi con l’innovazione tecnologica. Oggi siamo alle interfacce e ai controlli digitali e a distanza, ma anche alle migliorie ergonomiche e alla riduzione dei consumi.
Si muovono lungo tre direttrici gli sforzi dell’innovazione nel settore macchina per caffè espresso, la prima riguarda le prestazioni, in particolare le prestazioni qualitative volte a migliorare la qualità della bevanda e a ottimizzare l’estrazione per ogni tipologia di caffè. La seconda riguarda l’ergonomia e l’interfaccia per l’utilizzatore, volta a rendere più agevole il lavoro del barista e a salvaguardare la sua salute. La terza direttrice riguarda la sostenibilità, intesa sia come risparmio energetico e sia come impatto ambientale a fine vita del prodotto. L’utilizzo di materiali facilmente riciclabili e a minor impatto sta divenendo una sensibilità di alcuni mercati ed alcune aziende nel 2015 hanno effettuato la prima analisi LCA (Lifecycle Assessment) di alcuni modelli di macchina, e a seguito di essa hanno cambiato le modalità di progettazione delle nuove macchine. Il mercato del caffè italiano è sicuramente in evoluzione con una maggiore attenzione al tema della qualità del prodotto, testimoniata dall’alto numero di corsi di formazione per baristi che si tengono ogni anno dalle varie scuole di formazione.
Dalla prima macchina per caffè espresso fino ad oggi i passi in avanti sono stati immensi. Il panorama italiano sta cambiando, si sta modificando ed evolvendo. C’è molta più attenzione a cosa si compra e a cosa si beve, il consumatore è molto più coinvolto, la rete di vendita si sta arricchendo, per esempio con lo shop on-line. Grandi torrefazioni ma anche micro roasters vogliono comunicare non solo un prodotto ma un percorso sensoriale della tazza, e tutto questo sta modificando non solo la comunicazione, ma la vendita stessa del prodotto. Del resto oggi, in un mondo globalizzato, i percorsi individuali dei vari Paesi si stanno avvicinando e amalgamando, creando così una cultura del caffè molto più condivisa a livello globale.
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