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Noi Italiani, che viviamo nella terra del vino, nel Paese che gli antichi denominarono “Enotria” conosciamo poco, ad eccezione di pochi, i prodotti nobili del nostro suolo, “il vino”.
In quasi tutte le nostre famiglie esso è un elemento indispensabile della mensa, ma non sappiamo degustarlo ed apprezzarlo abbastanza.
Perché? Perché a tavola bisogna accostarsi con la dovuta “religiosa passione” che essa merita, per apprezzare qualsiasi cosa nel suo giusto valore e per fare ciò occorre imparare a conoscere i prodotti che la natura ci fa dono naturale; del lavoro che l’uomo dedica ai prodotti per farli crescere e per confezionarli.
Senza dare questa giusta considerazione a ciò che si beve e si mangia, l’atto in se stesso di mettersi a tavola diviene puramente un’azione di sopravvivenza e non un piacere dato al fisico.
E’ necessario pertanto, soprattutto per la professione che s’intraprende, seguire tutta la fase interessante della lavorazione del vino, dalla vite, la madre del vino, alla sua coltivazione, dalla vendemmia alla magica trasformazione del mosto in vino dall’invecchiamento all’imbottigliamento

Introduzione al vino
“ Il vino, in sé, è una cosa eccellente. E’ legittimo evidenziare, nel modo più scientifico possibile, le alte qualità igieniche e alimentari del vino” (Pio XII).
Il vino, è un alimento che contiene, tra l’altro, le vitamine A, B e C, oltre ai 13 minerali necessari alla vita umana: calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, cloro, zolfo, ferro, rame, manganese, zinco, iodio, cobalto.
La vitamina B è presente nel vino in quantità non trascurabile. Oltre queste vitamine e minerali, che contribuiscono al buon funzionamento dell’organismo ed al suo metabolismo, il vino contiene elementi nutrizionali, zucchero dell’uva (in particolare il destrosio merita di essere evidenziato), materie polifenoliche, proteine ed alcol. Ancora più sorprendente, per l’igiene interna, il vino agisce efficacemente anche mescolato all’acqua. E’ l’eccesso dell’alcol e non l’ingestione della quantità assimilabile, che causa l’ubriachezza. Il fabbisogno di calorie per un individuo in condizioni normali, si aggira mediamente intorno alle 3.000 calorie il giorno.
L’importanza del vino nel regime alimentare è stata così riassunta da Georges Portman, professore di medicina all’Università di Bordeaux ed una delle massime autorità europee in materia di vino e d’igiene: “Il vino può essere utilizzato per sostituire 500 calorie di materie grasse o di zucchero nel regime alimentare quotidiano”. Queste calorie saranno consumate completamente e non aggiungeranno un grammo al peso del corpo. In questo modo, il vino può essere utile a chi desidera perdere del peso. Esso diminuisce il fabbisogno di carboidrati e consente di vivere senza assorbire alimenti zuccherati che contribuiscono a far ingrassare.

La bottiglia di vino da pasto (75 cl.) fornisce 525 calorie alcoliche, se il vino contiene 10° d’alcol.
Mentre il vino in generale diminuisce il fabbisogno di carboidrati, i vini bianchi secchi e più ancora il vino rosso stimolano l’olfatto e le papille gustative; sollecitano perciò gli inappetenti.
Il vino è utilizzato come medicina, sia come tonico a tutti gli effetti, sia nel trattamento specifico di malattie. Il suo miglior requisito probabilmente consiste nel fatto che può stimolare l’energia e sostenere “il morale”, preparando così il terreno alla guarigione. E’ anche un agente alcalino.

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