Il concorso “Shaker e Fantasia” si è svolto a Riccione in uno dei locali più trend della riviera, ed ha visto riuniti al Pepper moltissimi barman altamente qualificati. Qui, in una località balneare agli inizi della stagione estiva, hanno presentato i loro originalissimi cocktail con l’obiettivo di mettere in rilievo la famosa Moretta, prodotto sul mercato sin dal 1969 ma conosciuto soprattutto nella zona di Fano. Nel 2006 la Moretta è stata riconosciuta ufficialmente dall’AIBES, ma molti barman ancora non avevano affinità con questo prodotto.
Ecco quindi la decisione di organizzare eventi come questo, che riuniscono attorno all’eccellenza del prodotto personaggi importanti del mondo del bar, anche come giudici della competizione.
Presenti infatti Michele di Carlo (consulente delle più importanti aziende liquoristiche in Italia), Danilo Bellucci (Libero comunicatore nel mondo del Food & Beverage, promotore di “LadyDrink”, “Mister Barman”, “Order of Merit”, “Cento dieci e lode” e di grandi eventi legati al mondo del bar), Giorgio Fadda (Prsidente Mondiale dell’I.B.A.), la Signora Beretta (Marketing Manager del gruppo Campari, la Signora Rossella De Stefano (direttrice del mensile Food & Beverage Mixer) e Rodolfo Guarnieri, vice direttore di Bargiornale.
Con sorpresa, tra i trenta barman partecipanti ecco anche Peppino Manzi, il “papà di tutti i barman italiani”. Felice e contento di avere la possibilità di ritornare dietro al banco con bottiglie e shaker in mano, affermando che si voleva divertire ancora. Peppino è stato uno degli ultimi concorrenti a impegnarsi nella miscelazione, e come sempre, oltre al piacere di vederlo destreggiare con bicchieri, bottiglie e Boston, ha voluto fare subito una premessa riguardante la sua miscela cocktail, mostrando una bella bottiglia di ceramica vuota “homemade” portata da casa con liquorini, misture aromatizzate ecc. preparati personalmente dal concorrente barman (come se non ci fossero già abbastanza prodotti liquoristici e sciroppi in commercio). Ha estratto due fogli e con tranquillità ha dichiarato cosa intendeva come homemade:
Personalmente evito di elaborare ricette con troppi ingredienti e unisco la semplicità a tecniche veloci; perciò cerco di miscelare le classiche che sono già collaudate e che hanno conquistato il piacere mondiale. Al massimo applico delle variazioni, cosiddette “TWIST”. Ad esempio oggi ho fatto una variazione sul classico “Old Fashioned” presentando un “New Fashioned”, e spero di aver dato il giusto rilievo al prodotto che vorremmo esaltare in questo simpatico concorso».
Old Fashioned (Before dinner, ricetta classica IBA)
- Ingredienti: 4,5 cl Bourbon o Rye Whiskey,
- 1 zolletta di zucchero,
- 1 dash Angostura Bitter,
- 1 dash di acqua.
Preparazione: Mettere la zolletta in Old Fashioned, aggiungere il Bitter e l’acqua, poi pestare con il retro del muddler. Riempire con ghiaccio, aggiungere il Whiskey e mescolare.
Decorazione: Fetta o zest d’arancia e ciliegina al Maraschino.
Peppino Manzi ha poi proseguito nell’elaborazione della sua ricetta, il “New Fashioned”
“New Fashioned” di Peppino Manzi
Ingredienti:
- ½ zolletta di zucchero
- gocce di espresso ristretto e freddo (in sostituzione del Bitter)
- 2 palline di gelato allo zabaione oppure di crema o vaniglia
- una ricca dose di Moreta (distillato composto da Brandy, Rum e Anice);
Shakerare energicamente e versare sul ghiaccio, rimestato – guarnito con fettine fresche di agrumi dal taglio fresco (arancia e limone) 2 ciliegine rosse al Maraschino da cocktail e poi alcune gocce di Bitter campari in sospensione della miscela cocktail.
Peppino Manzi ha poi proseguito per spiegare cos’è per lui la figura del barman e quale deve essere il suo comportamento:
«Ho evitato di fare decorazioni complicate ed esagerate. Ho guarnito il drink con fettine di agrumi freschi che danno fragranza alla miscela cocktail. Non ho usato il jigger (adatto per i giovani principianti), non voglio fare “moda”. Non ho usato guanti di lattice nero e le cannucce nere.
Non ho usato abbigliamenti non adeguati alla nostra professione. Non ho tatuaggi da mostrare. Per elaborare cocktail o long drink uso tecniche eleganti e veloci. Non ho usato formule da alchimista, perché le lascio fare a quei pochi capacissimi mixologist, che sono pochi e avranno certamente studiato chimica.
Sono d’accordo che le vecchie conoscenze di tutti gli ingredienti necessari per miscelare una bevanda oggi non sono più sufficienti, perché occorre lavorare con cognizioni e nuove tecniche, unite a cultura e fantasia, ma rimane sempre un MA!
Non vorrei toccare la suscettibilità di alcuni cari colleghi e amici partecipanti a questo meeting, ma è qui, se me lo consentite, che spero di trovare la possibilità e comprensione per esprimere la mia opinione professionale. Io sono immensamente legato alla figura del barman Classico e qui cito il noto cantante compositore Guccini, che affermò: “ho sempre composto e cantato senza aver bisogno di mettermi piume di struzzo nel c…lo”.
Scusate l’impertinenza, ma alla mia età non riesco più ad assorbire senza reagire. Data l’età saranno le mie ultime sparate. Spero comunque di essere invitato ancora nei prossimi meeting».
Peppino Manzi è stato ringraziato da tutti i presenti, è stato applaudito ed in sala si sentivano le parole “bravo, ci hai insegnato ancora qualche cosa”.
Il “papà di tutti i barman italiani ha poi voluto ringraziare gli organizzatori e alcuni dei suoi grandi colleghi presenti all’evento. Queste le sue parole:
«Desidero tanto fare i miei sentiti ringraziamenti a Gigi del “Pepper Riccione” e alla gentile Signora Martina Aratari, un affettuoso abbraccio alla loro bellissima bimba. Un grande ringraziamento all’amico Paolo Mascarucci, che in tempi passati (in un meeting a villa Mussolini a Riccione), in un periodo molto difficile della mia vita, mi ha saputo accogliere in maniera affettuosa e amichevole tanto che mi son sentito di ritornare fra i miei amici colleghi barman non più frequentati da tanto tempo.
Ed ora, con un sentimento di particolare affetto, stima e amicizia, vorrei tanto rivolgermi a due grandi personaggi. A Danilo Bellucci, che tanti decenni fa credette in me e in ciò che volevo costruire per il mestiere (Bar Story destinazione shaker). Danilo, con grande stima e fiducia, mi aiutò tanto, ma dico tanto. E ancora recentemente mi ha insignito con medaglia all’ORDER OF MERIT, che per me ha un maggiore valore paragonata ai tanti Cavaliere del lavoro! Grazie Danilo, ti sarò sempre grato e riconoscente.
A Giorgio Fadda, riconosco con grande piacere la sua grande stima e amicizia che mi ha dato sin dalla prima volta che c’incontrammo al bar dell’albergo sul lago di Garda, dove mi ospitò e dove collaborammo per render grande il nostro mestiere (erano i primi corsi per barman). Sono trascorsi circa cinquanta anni, abbiamo avuto altre occasioni per saldare sempre più la reciproca stima e amicizia, ma la grande sorpresa che tanto mi ha gratificato è stata nel ritrovarmi citato tante volte nel bel libro internazionale “101 cocktail IBA Lista ufficiale 2024”. Ideato dall’Associazione Mondiale che tu presiedi. Grazie Giorgio, mi hai reso internazionale. Prendi su e porta a casa che a questa età fa un gran bene!
Un caro ringraziamento anche a Michele Di Carlo che con il suo Master di analisi sensoriale e la presentazione del prodotto Mureta ci ha dato l’occasione di ritrovarci qui in tanti per questo concorso».
Infine un ringraziamento a tutti i concorrenti della manifestazione che oltre ad essere dei validi professionisti hanno dimostratola gioia, passione e spirito di convivio rendendo l’evento coinvolgente e di sicuro spessore.
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