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Una mucca-mamma che produce latte “umano”, buono per i poppanti, alternativa perfetta al latte materno e a quello artificiale è l’invenzione di alcuni scienziati cinesi e tra una decina d’anni il prodotto delle sue prodigiose mammelle potrebbe arrivare sugli scaffali dei supermercati di tutto il mondo.

Ma gli intransigenti dei cibi transgenici gridano allo scandalo, come se appunto il mostro Frankenstein fosse rinato, stavolta nella stalla, per fini alimentari, e promettono battaglia per bloccare queste modificazioni genetiche.

Le vacche transgeniche hanno lo stesso aspetto di quelle “comuni” ma la differenza sta nel latte che producono, contenente proteine umane come il lisozima, che protegge i neonati dalle infezioni, o la lattoferrina, che rafforza il sistema immunitario.

E’ stato inoltre modificato il quantitativo di grasso, aumentandolo di circa il 20 per cento. Insieme ad altre proprietà, la nuova bevanda “potrebbe essere un’alternativa all’allattamento al seno e ai vari latti artificiali che sono spesso criticati perché insufficienti dal punto di vista nutritivo per i bebè”, scrive il Sunday Telegraph di Londra.

In Cina le regole sui cibi geneticamente modificati sono più permissive che in Europa. Ed è lì appunto che gli scienziati dei laboratori statali della China Agricultural University hanno introdotto con successo geni umani
in circa 300 mucche per produrre latte con le stesse proprietà di quello materno.

Ma il latte di queste mucche è sicuro per gli esseri umani?
Abbiamo veramente bisogno di questo latte per i nostri neonati?”

Antonella

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