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food-allergies

 

Fino a poco tempo fa sembrava diventasse un obbligo presentare, per ristoranti e food-bar, menù chiari, trasparenti e con l’esatta indicazione della presenza di allergeni.

Di questo obbligo sembra ora non esserci più traccia, ma la proposta era sicuramente valida. Menù corredati di un’apposita nota illustrativa, simile al bugiardino dei medicinali. Pensate che nel nostro Paese, tra allergici e intolleranti, ci sono quasi 20 milioni di persone interessate al problema. In Francia, per venire incontro ai pubblici esercizi, la legge prevede che gli allergeni possano essere dichiarati anche oralmente dagli addetti, sottolineando eventuali sostanze pericolose: cereali contenenti glutine; crostacei; uova; pesce; arachidi; soia; latte e lattosio; frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci, pistacchi); sedano; senape; semi di sesamo; anidride solforosa e i solfiti se superiori a determinate concentrazioni; lupini; molluschi. In Italia ancora non sono chiare le disposizioni e le indicazioni che i locali dovranno fornire, e il Ministero della Salute ha inserito una serie di prassi igieniche nell’HACCP. Insomma, aspettiamo di consultare un menù come se fosse una medicina.

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