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Dopo avervi presentato l’azienda Meletti e le tecniche di produzione (leggi l’articolo), oggi ecco qualche curiosità che vi vogliamo far sapere su questa storica bevanda.

Nell’attività commerciale, Silvio Meletti fu affiancato dal figlio Aldo che dopo essersi diplomato in ragioneria e aver preso parte alla prima guerra mondiale entrò nell’azienda di famiglia proprio come responsabile commerciale. Aldo girava l’Italia per supportare e controllare il lavoro dei rappresentanti. E’ particolarmente curioso il modo in cui comunicava con il padre: i due fissavano in anticipo il giro da fare per l’Italia e gli alberghi in cui alloggiare così, non avendo a disposizione telefoni fissi né tanto meno cellulari, il padre Silvio inviava le lettere con le comunicazioni da fare al figlio in anticipo negli alberghi in cui sapeva che avrebbe alloggiato. Questo rispondeva con una lettera dall’albergo in cui pernottava e la controreplica del padre sarebbe arrivata all’albergo successivo. Tutte le copie delle lettere di allora sono raccolte in centinaia di libri custoditi negli archivi della Ditta.

Storica immagine della Meletti
Storica immagine della Meletti

Il più noto riferimento all’Anisetta Meletti si trova al capitolo 3 del romanzo di Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, in cui compare come bevanda costosa ed è presentata come un “classico”. L’Anisetta è citata anche al cinema: il personaggio Johnny Ola, interpretato da Dominic Chianese nel film capolavoro Il padrino – Parte II, in una delle scene iniziali, quando va a far visita al Padrino Michael Corleone (Al Pacino) nella residenza di famiglia, in risposta al padrone di casa che gli offre un drink, esclama: “anisetta”. L’Anisetta viene poi citata in “Yuppies – I giovani di successo”, film del 1986 diretto da Carlo Vanzina, ed in particolare da Guido Nicheli, direttore di Giacomo (Jerry Calà): quello è il liquore preferito dalla propria amante (Cinzia de Ponti). L’Anisetta viene inoltre citata nel film Casinò (1995) diretto da Martin Scorsese, con Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci, mentre proprio quest’ultimo narrava infastidito il dolce far nulla dei capi mafia mentre sorseggiavano Anisetta.

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