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Peppino e Luisa Manzi rinverdiscono i fasti del Cluny di Milano Marittima

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Una serata a memoria e monito per le generazioni dei futuri bartender e degli appassionati del buon bere e della buona musica.

Dalla passione irrefrenabile del “Maestro dei Maestri” Peppino Manzi è nata l’idea di passare una serata nello splendido scenario del Grand Hotel di Cesenatico, insieme a bartenders di lungo corso, musicisti di grande spessore e soprattutto si sono incontrati di nuovo gli amici-clienti di due splendidi locali che hanno fatto la storia della riviera romagnola: Il Cluny American bar di Milano Marittima e il Carnaby’s di Cesenatico.

Il Grand Hotel di Cesenatico
sede della serata.

Locali che anno brillato per 40 anni dando vita alle notti esclusive degli anni d’oro dove artisti, attori e calciatori noti frequentavano insieme ad una clientela raffinata questi american piano bar per gustare cocktail ben preparati e ascoltare buona musica live.

Lo staff del Cluny American bar

Il 14 Aprile 2016 al Grand Hotel di Cesenatico la storia di questi locali è stata ripercorsa e per una notte ancora l’atmosfera e il prestigio di quell’epoca è stata rinverdita come se il tempo non fosse mai passato.

Il Cluny American Bar splendido esempio e precursore di uno stile che rimarrà per sempre l’alba del bartending italiano, polo d’attrazione non solo per i clienti che amavano bere bene ma anche di aspiranti bartender che venivano a “sbirciare” come lavorava Peppino e il suo staff.

il giorno delle nozze dei coniugi Manzi

Il tutto sotto la supervisione di una grande donna… “la donna del Cluny” una delle prime barlady d’Italia: la SIGNORA Luisa Manzi, amica, mamma, confidente e vera imprenditrice che ha affiancato il suo uomo per oltre 50 anni di matrimonio sia professionale ma soprattutto come moglie fedele e amorevole.

Peppino e Luisa Manzi nel loro Cluny

“Splendido come ce ne sono pochi”, mi racconta una cliente del Cluny…
“in un angolo un piano bianco a coda. Un pianista accarezzava la tastiera.
Sorseggio una bevanda “dolce”, dolce come la vita quì a Milano Marittima.
Davanti a me un lento passeggio, uomini, donne, ragazzi, bambini. Il mondo cammina, ma quì il tempo sembra si sia fermato, come in un’isola in mezzo all’oceano della vita.
Mi guardo attorno, i tavoli sono pieni, il pianista suona e una voce armoniosa ricorda amori nuovi e amori lontani. Ma poi verrà l’inverno, i giorni passeranno, la vita scivolerà in un anno nuovo. Ritornerà l’estate, ritornerà il mio mare, ritornerà per me uno splendido caffè.
La canzone del pianista si spegne in un applauso e penso con un sorriso sulle labbra a una sera che tornerà. Una sera al “Cluny Piano Bar”

Insomma al Grand Hotel di Cesenatico tantissimi amici-clienti che per tanti anni hanno seguito il Cluny e hanno voluto con la loro presenza alla serata rinnovare la loro fedeltà e l’apprezzamento dei servigi ricevuti in tante stagioni.

Particolarmente bella è stata la presenza dei tanti giovani allievi e collaboratori che sono giunti anche dall’estero, località lontane e che nel tempo hanno fatto le loro brave carriere, magnificando l’esperienza di lavoro trascorsa al Cluny riconoscendo ai coniugi Manzi anche un buon esempio di vita e dignità professionale.

Non da meno i bravi pianisti e cantanti che si sono prodigati a far risentire ed apprezzare la loro bella musica e canto fino a tarda sera con lo special guest Checco dei Giganti che dopo aver cantato ha sottolineato le emozioni provate da tutti gli artisti nell’esibirsi di nuovo in questa magica atmosfera.

Una grande festa indimenticabile, un riconoscimento all’impegno professionale di Peppino e Luisa che con questo hanno chiuso un cerchio professionale ineguagliabile.

Peppino Manzi “Il papà di tutti i barmen italiani”

Ma dopo tanta storia, segnata da grandi successi, che ha gettato le basi del bartending italiano, quello che ci lascia in maniera disarmante è la modestia e la semplicità di due persone “vere” che nulla hanno da spartire con la saccenza e la presuntuosità di un nuovo modo d’interpretare la professione del bar.

Noi di bar.it vi stringiamo in un caloroso abbraccio che vuole significarvi tutta la nostra stima e gratitudine per quanto fatto fin qui e quello che sicuramente farete ancora per la professione e l’insegnamento dell’Ospitalità!

Ci piace chiudere con un ipse dixit che il Maestro ama sempre citare:

“Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale!” (A. Pike)

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