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Leonardo Fiorentini: una lunga storia al bar

Storie al bar è uno spazio dedicato a voi barman e baristi che da sempre lavorate dietro al bancone e a stretto contatto col cliente. Oggi, per Storie al bar, vi presentiamo la storia di Leonardo Fiorentini, che ci racconta la sua esperienza pluriennale nel mondo del bar.

Storie al bar nasce da un’idea di Peppino Manzi. Da molto tempo Peppino aveva in mente questo progetto per dar voce ai suoi ex giovani apprendisti barman del Cluny Piano American Bar e ai suoi ex allievi di scuola divenuti poi professionisti, poi aperto anche a tutti i barman, che potessero ricordare i primi anni della loro carriera delle vostre storie, delle vostre esperienze e lanciare un messaggio d’incoraggiamento ai giovani futuri barman.

Mi chiamo Leonardo Fiorentini e sono toscano (precisamente di Castiglioncello Livorno), è da questo piccolissimo paese di appena 3000 abitanti che ho iniziato a 16 anni a mettermi dietro un bancone e a capire da subito che sarebbe stato il lavoro della mia vita e che me ne sarei innamorato! Il bar esiste ancora si chiama la Piazzetta e i gestori sono sempre gli stessi.

In quegli anni Castiglioncello era conosciuta come la Perla del Tirreno e venivano a godere del posto
meraviglioso sul mare i più grandi attori italiani e grosse personalità politiche vivendo li nelle proprie ville a picco sul mare. Lavorando da subito in quel contesto già a 17 anni avevo quotidianamente a che fare con Alberto Sordi. Marcello Mastroianni. Il presidente della difesa Spadolini. Mariangela Melato e tanti altri della politica e dello
spettacolo. Io ragazzino molto timido capii che se volevo migliorare e farlo professionalmente avevo bisogno di nuove esperienze perché Castiglioncello mi stava stretto e così decisi a 22 anni di provare a spedire una domanda al CLUB VACANZE unica società di resort prestigiosi con sede a Milano con servizio alberghiero. Li capii dopo pochi giorni di lavoro quanto non avevo la conoscenza nonostante mi ero anche impegnato a fare dei corsi e a studiare su libri di Peppino Manzi e Oscar Cavallera i miei punti di riferimento.

Nel 1988 nella prima esperienza nei villaggi turistici ad Arbatax in Sardegna conobbi cosa voleva dire lavorare a stock. e fu un disastro! Subentrai all’epoca al ruolo di responsabile bar a un certo ANDREA BERTELLI che aveva appena finito dopo 10 anni al CLUB VACANZE. Lui fu il mio primo maestro e rimase lì con me un mese per instradarmi in questo lavoro. È da lì iniziai a capire che la prima qualità per fare questo lavoro era l’umiltà che io
non avevo. L’impegno, la passione, la voglia di nuove sfide, la conoscenza delle lingue e le esperienze all’estero e la voglia di arrivare al successo. Da quella esperienza in Sardegna iniziò il mio percorso. Nel 1989 dopo quella
estate di successo (grazie solamente ad Andrea a cui sarò sempre grato) per ricompensare il mio impegno mi l’inverno alle Maldive e la prima foto di un barman sull’opuscolo dei villaggi.

Da lì capii che con l’impegno si possono raggiungere obbiettivi che sembrano impossibili! Dopo i 3 anni nei villaggi
toccando Sardegna, Santo Domingo, Maldive, San martino di Castrozza, Tropea decido nel 1991 di muovermi da solo e dopo 2 stagioni a S. Teresa di Gallura capisco che è il momento di migliorare le lingue e vivo esperienze nel New Jersey (8 mesi) da Filippo un notissimo ristorante e poi proseguo col sogno Australiano in un bar del centro di Sidney dove rimango circa 3 mesi. Nel 1994 decido che Riccione deve entrare nel mio curriculum entrando al Pascià la discoteca all’epoca numero 1 in Europa. Riccione mi fa ritrovare il mio primo Maestro ANDREA BERTELLI che mi fa entrare in UBSM e partecipo con molte partecipazioni e qualche vittoria ai vari concorsi che mi permettono di
conoscere molti colleghi come GIANCARLO RASCHI, ANGELO BORRILLO, BRIO E TANTI ALTRI che sono rimasti miei amici nel tempo e che mi hanno fatto crescere.

Nel campo lavorativo il Pascià mi permette di farmi conoscere in zona ed entro come barman al ristorante Da Carlo sul lungomare di Riccione gestendo il primo cirinquito sulla spiaggia della Riviera in collaborazione con Claudio Brosio e così divento x 3 anni  il barman dei VIP degli eventi RAI e MEDIASET che ci sono in quegli anni a Riccione facendo apparizioni in televisione e radio passando dal DISCO x L’ESTATE, VERISSIMO; PORTAMI AL
MARE FAMMI SOGNARE COCKTAIL in diretta su tutti i TG Mediaset e tanto altro. Dal 2001 decido di mettere la mia esperienza nei locali disastrati, ridargli vita e rivenderli. questa è stata fino ad oggi la mia strada. Il mio primo locale è il BAR del BLOCK 60 a Riccione, conosciuto in tutt’Italia come il primo market di tendenza italiano (all’interno RADIO DJ, libreria, scarpe, parrucchiere e bar. esperienza unica. Poi tra qualche esperienza lavorativa tra disco caffetterie e locali trend nel 2003 gestisco una gelateria estiva a Miramare. Poi passo in sequenza con Caffetteria Penelope a Riccione e dal 2004 al 2008 al MATTOSCACCO a Cattolica. Nel 2008 apro con successo un Winebar a Malta di nome CHIAROSCURO facendolo diventare un locale di moda di Malta. A seguire a Malta incontro un grosso imprenditore di Brindisi che vuole a tutti i costi che gestisca il suo ristorante sul lungomare di Brindisi LA SCIABICA che non sta andando bene. Riesco a valorizzarlo cosicché dopo un anno riesce a venderlo. Rientro a Cattolica nel 2017 dove mi cercano per ridare vita a un locale veramente malfamato a Cattolica. il CAFFE
TIME, a Cattolica Mare. Nuova sfida e la più recente.

Cambio il nome in KIAROSCURO (perché mi aveva portato bene a Malta) io e la mia compagna Irene che mi ha seguito dal 2008 e dato una mano fondamentale in tutte queste mie esperienze ci rimbocchiamo le maniche e dal 2017 al 2021 diventiamo un punto di riferimento per i cattolichini. il primo come recensioni a Cattolica con 4.6 stelle. Il 31\12\2021 chiudo l’attività con successo aspettando nuove sfide. In tanti anni girando in lungo e in largo mi sono reso conto cosa vuol dire fare il barman. le mie 4 regole sono;
1) capire nel minor tempo possibile cosa ha bisogno la persona che viene di fronte a te al banco trasmettendo sicurezza conoscenza e sorriso vero così il cliente si sente già in familiarità con chi è dietro il banco
2) una proposta cocktail ampia e creativa con i classici ma anche con novità (a me piace osare con prodotti diversi e creare nuove ricette vedi l’ultimo locale dove trovavi 20 varianti di Spritz)
3) nei miei drink devi trovare la qualità dei prodotti usati, il giusto equilibrio la semplicità e una emozione che ti fa ritornare a bere quel drink
4) la passione nel lavoro, la mia toscanità, e il rispetto di chi hai di fronte perché tutti i clienti sono uguali sono gli ospiti del tuo locale.
Nel mio locale, o anche da dipendente, ho sempre cercato di mettere questo in pratica e questo mi ha permesso di togliermi molte soddisfazioni, variando ogni anno la lista drinks. usando prodotti preparati da me e quindi non copiabili!

Il mio drink a cui sono molto affezionato è del mio primo concorso Nazionale vinto con BARGIORNALE nel 1998 un concorso per PAGO 350 ricette da tutt’Italia. La ricetta è: 3/10 Pago Ananas /10 Pago arancia 3/10 Rum Appleton White 1/10 sciroppo pesca Boero 5 gocce di Bitter Campari il nome è BELLA di NOTTE.

Ho lavorato in 41 locali diversi completamente uno dall’altro come discoteche di massa o solo per vip, locali sul mare, american bar, caffetterie, gelaterie, ristoranti, alberghi extra lusso e 2 stelle il tutto per accrescere la mia esperienza per poi ritrovarla e metterla in atto quando serviva secondo il locale o che gestivo o dove lavoravo.

Mi piacciono le sfide e metto tutto me stesso per vincerle. Adesso ho 56 anni e la voglia e la passione è sempre la stessa di quando quel ragazzino di 16 anni di nome Leonardo iniziava a versare un drink, shakerando il primo Cuba libre e non sapendo che aveva preso una strada che l’avrebbe accompagnato tutta la vita.

Attualmente sono l’allenatore nonché capitano giocatore della squadra AIBES Emilia Romagna-San marino che appoggiata all’AIL (associazione italiana contro le Leucemie) organizza a scopo benefico partite per raccogliere fondi per quest’associazione .Dopo qualche bell’incontro il Covid ci ha bloccato, ma anche questa sfida la voglio vincere!

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Questa rubrica vuole essere una sorta di contenitore delle vostre storie di vita ed anche delle vostre ricette più importanti. Di volta in volta daremo spazio ad un barman che racconterà la propria storia umana e professionale e che ci dirà, con un aforisma, il suo modo di vedere questa straordinaria professione.

Gli articoli saranno pubblicati qui su bar.it

Per ogni articolo, appunto, troverete foto del barman aforisma e una sua ricetta “cavallo di battaglia”. Alla fine di questo percorso, raccoglieremo tutte queste esperienze in un volume: “Storie al Bar” e-book e cartaceo.

Se volete raccontare anche voi la vostra storia e la vostra carriera, potete inviare una mail a bar@bar.it indicando come oggetto Storie al bar. Ricordate di:

Indicare nome e cognome, luogo di provenienza;
Allegare il file con le domande a cui rispondere per realizzare l’articolo (POTETE SCARICARE IL FILE QUI)
Scrivere l’aforisma che vi rappresenta
Allegare una o più foto che vi rappresentano negli anni di lavoro
ricetta e spiegazione di un vostro cocktail con relativa foto

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