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Chiara Mascellaro: i miei drink semplici, avvolgenti e decisi

Chiara Mascellaro

Oggi vi presentiamo Chiara Mascellaro, bartender palermitana che con il suo cocktail Rosalia è stata premiata al PATRÓN Perfectionists Cocktail Competition. L’abbiamo intervistata per conoscerla meglio.

Chiara Mascellaro, quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo del bar e della miscelazione? Quali sono state le tue prime esperienze?

Sin da piccola ho lavorato nel mondo della ristorazione nella pizzeria di famiglia a Petralia Soprana, La Pinetina. Questa esperienza  è stata il mio vero inizio nel mondo dell’ hospitality . Qualche anno dopo mi trasferii in Inghilterra lavorando prima come Chef in un ristorante giapponese, Yo Sushi, ad Oxford, e poi in una caffetteria sempre ad Oxfrord , Sturbucks Coffe. Ho cominciato a miscelare i miei primi drink quando mi trasferii a Londra in un Pub a Piccadilly Circus, Pizza Square. Ma la mia strada nel mondo del bar è cominciata quando tornai in Italia , esattamente subito dopo la maturità. Finita la scuola ho cominciato un corso per Bartender. Finito il corso ho cominciato subito a lavorare in un Pub molto conosciuto a Palermo, il Jackass Pub di Salvo Androsiglio. Non avevo degli obiettivi precisi ancora, non sapevo realmente cosa fare “da grande” ma nel frattempo il mio amore per il bar cresceva e le mie giornate cominciarono ad essere dedicate totalmente a questo nuovo mondo che mi ha letteralmente stregata. 

Quali sono state le tappe più importanti nella tua carriera? Quali i tuoi Maestri?

Le tappe più importanti della mia carriera sono state tutte le esperienze che ho fatto nel mondo della ristorazione. Dalla pizzeria di famiglia, alle esperienze in Inghilterra, al Jackass e tutti gli altri locali che ho girato. I miei maestri sono tutti coloro che mi hanno accolto nel loro staff. Tutti loro mi hanno lasciato qualcosa, mi hanno fatto crescere e tutte queste esperienze hanno qualcosa in comune. Il concetto di Ospitalità. Il mondo del bar si fonda su questo. Puoi essere tecnicamente il bartender più bravo al mondo ma se non sei gentile , empatico e attento nei confronti del cliente, tutto il resto poco conta. 

Parlaci un po’ della tua esperienza, come partecipante e vincitrice, della PATRÓN Perfectionists Cocktail Competition.

La mia esperienza nella Patrón Perfectionists Competition è stata unica e la ripeterei milioni di volte. Ecco perché consiglio vivamente a tutti di provare. Mandai la ricetta l’ultimo giorno delle iscrizioni perché non ero sicura di essere all’ altezza di affrontare una competizione a questi livelli. Ho mandato una ricetta che  amo, che parla di me, della mia storia e della mia città. Porta Felice. Credo che oltre ad una equilibrata e deliziosa combinazione di ingredienti in cui Patrón ha reso unico il concetto che volevo trasmettere, ci sia stato un fattore molto importante e determinante. Io ci credevo davvero , io amavo quel drink e volevo farlo conoscere. Ho vinto. Sono arrivata prima in Italia e ho preso il volo per i mondiali in Messico. Impossibile spiegare bene quello che mi è esploso dentro. 

Quali sono a tuo avviso le caratteristiche che non possono mai mancare in un/una professionista della miscelazione?

Le qualità che mai devono mancare ad un bartender sono l’ ospitalità, il sorriso, dedizione e amore , palato esperto, studio teorico e delle tecniche, quindi conoscenza dei prodotti. Bisogna rimanere sempre aggiornati e seguire i trend e le richieste del mondo.  

Che cosa vuol dire per te essere una bartender?

Essere una bartender per me è una fortuna. Impari a conoscere la gente ed è un’abilità che serve tanto anche nella vita. È un continuo dare e ricevere. Cresci con educazione e rispetto per il prossimo. Ma la cosa davvero bella è che hai la possibilità di trasmettere messaggi, rievocare ricordi e condividerli con gli altri. 

Parlaci un po’ dei tuoi cocktail, quali sono i tuoi preferiti e quali ami fare particolarmente?

I miei cocktail sono lo specchio di quello che sono io. Sono drink semplici, decisi e hanno sempre un senso e una storia . Come per esempio il Porta Felice , che mi ha fatto vincere la nazionale italiana della Patrón Perfectionists 2019, creato con i profumi della mia infanzia, parla di mia nonna , del mare della mia Sicilia e della mia città, Palermo. Lo stesso con il Rosalia con cui ho vinto il “Margarita of the year 2021” arrivando prima al mondo, competizione organizzata dalla Patrón Perfectionists e Difford’ s guide . Il drink parla di un evento delicato della mia vita infatti manda un messaggio di attenzione alla prevenzione ed è un chiaro omaggio alla donna e il nome è proprio quello della Patrona di Palermo. I drink internazionali che preferisco preparare e bere sono senza dubbio Margarita, Daiquiri e old fashioned. 

Sappiamo che ami molto la Tequila come ingrediente. Da dove nasce questo amore e perché? E se vuoi dacci qualche consiglio su come utilizzarla al meglio.

Sì amo molto la Tequila , mi piace miscelarla perché dà sempre la struttura perfetta alla maggior parte dei drink che immagino. Adoro il Messico, la cultura messicana e la tequila ne è l’ essenza di questo meraviglioso mondo. La tequila deve essere valorizzata e mai coperta, ha tante note interessanti da esaltare. Io preferisco sempre utilizzare agrumi e spezie che esaltano la freschezza e le note fruttate della tequila. 

Tre aggettivi per descrivere i tuoi cocktail…

I miei drink sono semplici, avvolgenti e decisi.

Il drink che non deve mai mancare nella tua Drink list.

Nella mia drink list non devono mai mancare Margarita e Cocktail Martini. 

Chiara Mascellaro, come deve essere il tuo locale ideale? E il tuo cliente ideale?

Il mio locale ideale deve essere caloroso, accogliente, organizzato in spazi diversi tra loro ,così da soddisfare le diverse esigenze dei clienti. Il mio cliente ideale è un cliente curioso, disposto a conoscere nuove miscele ma fedele agli storici e intramontabili. Quindi informato e aperto a nuove proposte. 

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