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Il sandwich nato per gioco!

Da il primo panino per arrivare alle paninoteche di oggi giorno c’è di mezzo una lunga storia.

Dal latino “Panis” fatto di farina per lo più di grano impastata con acqua, lievitata e cotta al forno, l’uomo ha tratto modi di dire estremamente indicativi: “essere buono come il pane”, “togliersi il pane di bocca”, “a pane ed acqua” e tanti altri detti ancora che significano una condizione e un modus vivendi della nostra gente.

Il pane nella sua accezione può tradursi in varie altri termini come: pagnotta, focaccia, grissino, crostino e complicarsi ed addolcirsi e diventare panettone o panforte o panfrutto.

Già nell’antico Egitto esistevano ben sette tipi di pane impastati anche con miele, uva, fichi e datteri. Creativi in questo settore anche i greci con oltre 20 tipi di pane fatti con frumento ed orzo mentre il pane azimo per gli ebrei conferiva anche un forte valore religioso.

Anche i romani furono provetti panettieri organizzandosi in vere e proprie corporazioni, classificando e distribuendo (a seconda della classe sociale) le varie panificazioni.

In epoca feudale l’uso dei molini e dei forni era esclusivamente assoggettato al volere del signorotto di turno e solo nel 1747 l’Inglese John Montegu IV conte di Sandwich, accanto giocatore, si fece portare per cena durante un interminabile partita a carte il primo sandwich della storia.

La ricetta che vorrei proporvi è quella del pane di soia:

300 g. farina di frumento
100 g. di farina di soia
20 g. lievito di birra
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e acqua q.b.

Sciolto il lievito nell’acqua lo si acciunga alle due farine e all’olio. Si faccia riposare il composto per due ore ricoprendolo con un telo umido.
S’inforni la pagnotta direttamente sulla piastra da forno a 220° per 50/60 minuti.

Carlo Cento

 

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