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Il boom degli “alcolici” analcolici: i migliori 6 al mondo!

In qualunque modo li chiamiamo, da zero alcol a “mocktail”, i cocktail analcolici sono sempre più popolari. Oggi nessun menu di bevande è completo senza almeno alcune opzioni che si espandono in questo senso.

Fortunatamente, negli ultimi anni diversi scrittori hanno pubblicato libri incentrati sui cocktail analcolici, che vanno da bevande accessibili per baristi casalinghi a drink complessi che sarebbero a proprio agio nel menu di un american bar.

Quando parliamo di alcolici analcolici, l’industria delle bevande ha fatto molta strada negli ultimi dieci anni. Fino a dieci anni fa, i non bevitori erano relegati a consumare bibite, succhi e acque frizzanti. Nel 2014, tuttavia, un’azienda chiamata Seedlip ha iniziato a offrire un’alternativa adiacente ai distillati e liquori vari offrendo ai consumatori un arcobaleno completo di opzioni senza alcol, da rum, whisky a tequila ed aperitivi.

Ma non tutti gli spirits alcol free sono uguali infatti i migliori spiriti analcolici hanno un buon equilibrio, che possono resistere alla miscelazione e che offrono più di una semplice esperienza di acqua aromatizzata, vanno considerati come cibo che colpiscono più recettori quando l’alcol non è incluso. Alcuni sono pensati per essere mescolati nei cocktail per aggiungere quel determinato gusto, mentre altri sono abbastanza eleganti da essere sorseggiati lisci o con ghiaccio.

A differenza degli alcolici ad alta gradazione, molte bevande analcoliche hanno una breve durata. Lyre’s scadrà dopo 12 settimane, mentre Ghia dovrà essere consumato in 4 settimane dopo l’apertura.

Molti alcolici analcolici vengono prodotti con lo stesso processo degli alcolici prima di subire un processo secondario per rimuovere l’alcol. Vengono fermentati anche alcuni distillati analcolici (a la kombucha).

Per questo i costi di sviluppo, del personale, la spedizione, le materie prime e altre spese aziendali, spesso sostenute da operazioni relativamente piccole, diventa importante e chiaramente non hanno un prezzo come il succo o la soda.

Vuoi un’alternativa al gin? Un whisky senza postumi di una sbornia? Vuoi sorseggiarlo liscio o stai organizzando un cocktail party senza alcol?

Ecco i migliori distillati analcolici che colpiscono quelle note cruciali di sapore ed equilibrio.

Seedlip Garden 108 Non-Alcoholic Spirit

Il suo profilo neutro e l’eccellente miscelabilità lo rendono facilmente utilizzabile per la preparazione di cocktail analcolici.

Fondata nel 2013 da Ben Branson, Seedlip si autodefinisce una linea senza alcol di alternative agli “spiriti botanici”. Il sapore originale è una buona alternativa al gin o alla vodka, in particolare il Garden 108″ ha sapori di piselli freschi ed erbe aromatiche che danno al prodotto finale note molto erbacee. Questo lo rende simile ai liquori francesi: Benedictine, Chartreuse, genepy, dando una consistenza setosa perfetta per creare cocktail in stile Martini e pieni di spirito.

 

 

 

Spiritless Kentucky 74

Un’azienda del Kentucky è produttrice di una degna alternativa al bourbon creando una bevanda distillata analcolica partendo da uno spirito invecchiato ad alta gradazione che viene poi ulteriormente distillato, utilizzando un loro metodo aziendale, per rimuovere quasi tutto l’alcol fino a lasciare solo lo 0,5% ma pieno di aromi di caramello, vaniglia e quercia.

Kentucky 47 si può usare per tagliare il grado alcolico di un bourbon normale infatti dividendo la base di un cocktail con bourbon con il prodotto della Spiritless si ottiene un drink a basso tenore alcolico. Spiritless ha l’ulteriore fascino di essere stata fondata da tre donne cresciute nel Kentucky che desideravano un’alternativa a basso contenuto di alcol allo distillato caratteristico del loro stato.

ArKay Alcohol-Free Rum

ArKay nasce a Dubai, dove astenersi dal bere alcolico è una pratica comune per imperativi religiosi. Il marchio produce una vasta gamma di liquori, tra cui tequila, brandy e diversi whisky, oltre al rum speziato qui presentato. Da provare in un Cuba Libre o in una Pina Colada per tagliare la dolcezza dell’ananas e del cocco.

Producono un rum bianco per effettuare un buon Daiquiri, ma il Arkay risulta essere il prodotto di facciata per la speziatura unica che lo rende particolarmente saporito. Ottimo se lo si vuole usare in un Mai Tai o in un Painkiller se si desidera ridurre il grado alcolico di alcuni Tiki.

 

 

MONDAY Zero Alcohol Gin

Per quanto riguarda un gin analcolico, interessante nel panorama è il Gin del “Lunedì” infatti i sono piuttosto azzeccati e non è difficile da usare nella miscelazione.

Questo spirito artigianale prodotto da SoCal colpisce tutte le classiche note di gin, con molto ginepro, agrumi e coriandolo. Preferibile da usare con diversi sciroppi e arbusti che completano lo spirito, dalla lavanda all’arbusto di finocchio con arance o ad uno sciroppo di camomilla che si mescolano meravigliosamente con il ginepro del “Monday”.

 

 

Curious Elixirs No. 1 Booze-Free Cocktail

Con sede nella Hudson Valley, Curious Elixirs crea cocktail analcolici confezionati in bottiglie a doppia porzione. Nel n. 1 ci si rifà al Negroni utilizzando estratti di melograno e rodiola, mentre nel n. 2 sa invece del cocktail Dark & Stormy. Il curioso n. 3, ricco di limone, cetriolo ed erbe a base di genepy, ha il sapore di un Collins.

L’azienda riproduce i sapori dei cocktail classici utilizzando solo succhi, spezie, erbe, radici e cortecce. Le bevande risultanti sono complesse, lisce e ben bilanciate.

Tutte le opzioni sono senza glutine, senza latticini e senza noci, oltre a commercio equo e solidale e non OGM.

 

Lyre’s Italian Orange Non-Alcoholic Spirit

Lyre’s, un produttore australiano di bevande analcoliche, ben considerato nel settore (ottenendo 10 medaglie alla San Francisco World Spirits Competition del 2020), producendo anche una gamma impressionante di zero- liquori, inclusi gin, aperitivi, assenzio e persino vermouth secchi per gli appassionati di Martini. I loro liquori e rum hanno odore e sapore proprio come le loro controparti alcoliche, rendendoli eccellenti per gli appassionati di cocktail.

L’espressione Orange italiana di Lyre è formulata per replicare un aperitivo all’arancia amara, ad es. Campari. Questo particolare sapore regge bene versato in un Negroni, un Americano o uno Spritz.

Lyre’s offre quasi una dozzina di mixer diversi, quindi puoi replicare una gamma completa di cocktail classici (Espresso Martini o Manhattans).

tratto da liquors.com

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