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Tennessee Whiskey

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Lo stato del Tennessee confina al sud con il Kentuchy, dove si producono Whiskey con gli stessi cereali e metodi d’invecchiamento, ma che si differenziano per alcune metodologie di produzione.
E’ nella piccola cittadina di Linchburg che si producono i famosi “Whiskey del Tennessee” i quali appartengono di fatto ad una categoria specifica.

Le due uniche distillerie, Jack Daniel’s e a pochi chilometri a Tullahoma la Cascade della George Nickel, si producono pregevoli distillati con il “Sour Mash” (l’infusione acida). Questa infusione acida è praticata comunemente da tutte le distillerie degli stati Uniti che producono Straight Whiskey, ma queste mettono in gran rilievo sull’etichetta questo tradizionale termine per valorizzare l’integrità e caratteristiche del distillato prodotto nel Tennessee. Soprattutto la Jack Daniel’s ha valorizzato maggiormente i valori delle antiche tradizioni.
E’ in ogni caso un’altra pratica di produzione che differenzia il Tennessee Whiskey dal Bourbon e lo rende unico: il processo di filtrazione con il carbone, “charcoal mellowing” (maturazione a carbone), metodo che elimina i sapori negativi alla definitiva finezza della produzione del whiskey, lo rende più morbido aggiungendo una caratteristica nota d’affumicato.
Detto sistema di filtraggio, per eliminare e assorbire le flemme, si usa anche questo in altre produzioni di distillati, ma non come nella maniera originale e unica praticata dalla Jack Daniel’s che pubblicizzandola sapientemente nel mondo ha identificato il proprio nome alla caratteristica del Whiskey del Tennessee.
Il metodo di filtrazione del distillato, attraverso il carbone, consiste in due principi:
il primo è quello che viene praticata la filtrazione del distillato prima di essere messo in barile per la maturazione, in modo che a contato col legno per estrarre le sue qualità organolettiche, è immesso un distillato più raffinato;
secondo è il metodo di bruciare immense cataste di legno d’acero nelle “Hollow” (avallamenti), alberi tagliati in autunno sulle colline intorno a Hallow quando la linfa presente nel tronco è minore e stagionati per un anno, accatastati e bruciati per produrre il carbone dalla stessa distilleria, il quale è poi spalato per essere tritato e messo in tini, pressato con uno spessore di tre metri sul quale si fa colare il distillato, che impiega dieci lunghi giorni a filtrare goccia a goccia per eliminare le flemme che dopo la distillazione non sono state escluse completamente, le quali potrebbero apportare al distillato sapori e aromi indesiderati.
Il Whiskey si impregnerà così delle essenze del carbone che gli conferiscono la sua dolcezza e il caratteristico sapore rotondo.
Inoltre in questo avallamento (Hollow) dov’è sorta l’antica distilleria, c’è una sorgente d’acqua calcare chiara e fresca per tutto l’anno pura e priva di ferro, che per i distillati da diluire è molto importante.

Questo particolare metodo di produzione è il risultato che differenzia un Bourbon da un Jack Daniel’s Tennessee Whiskey, in quanto la maturazione avviene nella stessa maniera, in botti nuove di quercia bianca americana tostata all’interno per un periodo molto superiore ai due anni, tempo giudicato solo dal “Master Distiller” che con la sua esperienza e capacità sa giudicare il tempo di maturazione ottimale.

Distillerie e etichette del Tennessee

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