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Vino-Novello in italia bar.it

Avete assaggiato il vino novello di quest’anno? Un prodotto che fa discutere e di cui molti sembrano essere esperti. Voi siete sicuri di sapere tutto? Ecco ciò che dovete sapere.

La prima cosa da sapere sul novello è che il metodo di produzione si differenzia da quello del vino, in quanto si ottiene per macerazione carbonica: i grappoli d’uva sono messi in vasche chiuse e piene di CO2. Avviene una fermentazione anaerobica e gli acini sono poi pigiati leggermente e poi rifermentati. Il vino novello risulta così fruttato.

Il vino novello viene di solito abbinato alle castagne
Il vino novello viene di solito abbinato alle castagne

Ma dove nasce il vino novello?
Le origini del vino novello risalgono agli anni ’30 del ventesimo secolo, proprio in Francia, precisamente in Borgogna. Inizialmente si chiamava Beaujolais Nouveau. In Italia la produzione del novello ha avuto inizio negli anni ’70, ed oggi il maggior produttore è il Veneto. Viene messo sul mercato dal 30 ottobre dell’anno di vendemmia delle uve da cui è ottenuto.

Quali sono le caratteristiche del vino novello?
Il vino novello viene imbottigliato fino al 31 dicembre dell’anno di vendemmia, e l’immissione nel mercato è detta déblocage. Non ha longevità, e va consumato entro 5-6 mesi dalla fase di produzione. Gradazione minima, 11 gradi. Non tutti i vin possono chiaramente essere definiti “novello”. Per esserlo, almeno il 40% delle uve deve aver subito macerazione carbonica, mentre il restante può aver subito anche quella tradizionale.

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