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Prosegue il dibattito sulla ricetta originale del Moscow Mule, uno dei cocktail più popolari. Dopo aver ascoltato e letto molte opinioni, riporto in queste righe la mia esperienza, iniziata negli anni ’60 con un ricettario della Seagram. Ecco il mio metodo di preparazione del Moscow Mule.

Compaiono ancora articoli che mettono in discussione l’originalità della ricetta del Moscow Mule. Ancora una volta ribadisco che non si può definire sbagliato servire questo drink guarnito col cetriolo. È il cetriolo, dunque, che apre il dibattimento con notevole interesse da parte di tanti colleghi bartender e conoscitori del Moscow Mule. Io, come ho già fatto precedentemente, racconto la mia storia, potrei dire italiana, del Moscow Mule.

Negli anni ’60 ricevetti questo piccolo ed estremamente interessante libretto dalla Seagram, nota azienda produttrice e distributrice nel mondo di tanti prodotti e della Vodka: “The Seagram Barman’s Handbook”. Un libricino ricco di ricette e immagini che apriva la mia fantasia a elaborare nuovi e fantastici drink da poter offrire alla mia clientela di Milano Marittima. Drink forse conosciuti nel mondo, ma sconosciuti in Italia. Fra questi c’era, come allegata la ricetta e l’immagine, il Moscow Mule, che inserii nella mia lista dei cocktail e long drink. Il successo fu notevole perché sorprendeva la maniera che avevo nel miscelarlo con l’inserimento del cetriolo in un brillantissimo bicchiere di cristallo molato con sostegno in peltro e manico (tankard).

Da sottolineare che in quegli anni ancora non si importavano i lime, pertanto usavo del Cordial Lime Juice, ne versavo pochissimo su tanti cubetti di ghiaccio e un filo di succo di limone (sappiamo che il limone non sostituisce ne l’aroma della buccia del lime e né il succo, pertanto davo una maggiore nota di acidità e freschezza al lime Juice), poi versavo una generosa dose di Vodka, inserivo una lunga buccia e un discoide di cetriolo, come da ricetta della Seagram, aggiungevo Ginger Ale (non si trovava il Ginger Beer), poi miscelavo delicatamente. Il risultato era di un bicchiere brillantissimo ghiacciato con i riflessi della guarnizioni.

La ricetta del Moscow Mule che compariva nel ricettario della Seagram negli anni 60′

 Potrei sostenere che sono stato il precursore nel divulgare il Moscow Mule e affermo che è migliore con l’aggiunta del cetriolo e non è sbagliato. Altrimenti dovremmo dire che è sbagliato preparare il G&T col le bacche di ginepro, col cetriolo ecc. Il Negroni è nato con la sola ½ fettina di arancia e non aggiungevano la buccia di limone, cos’è dunque sbagliato? Il cetriolo sta al Moscow Mule come il limone sta al Gin and Tonic. Potremo dire, come suggerito da un collega, di aggiungere un “Special” al nome del drink così leggermente modificato!

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