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Iniziamo un percorso di conoscenza di alcuni tra i migliori locali delle maggiori città europee. Luoghi dove si possono conoscere grandi professionisti e assaggiare drink meravigliosi. Cominciamo con due locali di Mosca.

MARTINEZ BAR
L’umiltà, la creatività e la capacità di ascoltare le esigenze della propria clientela, rendono questo piccolo ma grande Cocktail bar, Gestito da Voldemar, un posto sicuro dove “dissetarsi”. Spezie, bitter Home Made e piccole personalizzazioni nel servizio, permettono al menù di essere unico. Mentre scrivo sto sorseggiando uno Smoked mule Tè, realizzato con vodka macerata con Lapsang souchong tè, che regala questo sentore affumicato alla vodka, delizioso, fresco e rilassante, decorato con dello zenzero disidratato e candito. Io e Voldemar abbiamo parlato molto e scambiato molte informazioni, è affascinato dall’Italia e dalla rivoluzione nel mondo dei cocktail che è in pieno corso anche qui a Mosca. Materie prime di alta qualità, macerazione, infusione, bilanciamenti perfetti, ambiente soffuso da meditazione, permettono una fusione perfetta tra il desiderio di bere in maniera originale e la voglia di allontanarsi dal caos della città. Il locale è stato rinnovato: nato come SpeakEasy e trasformatosi poi in un locale aperto al pubblico. Oltre ad essere un cockatil bar, il Martinez è un laboratorio sperimentale, dove con cadenza settimanale colleghi del settore si incontrano per dei simposi legati alla miscelazione.

Banda della Magliana
Banda della Magliana

Ho avuto modo di assaggiare 4 drink che secondo Voldemar hanno distinto il Martinez Bar negli ultimi 4 mesi, e che scandiscono anche il cambio del menù e delle proposte drink. Il My Garden è quello che più ha colpito, base Jenever macerato con coriandolo, succo di ananas fresco, foglie di coriandolo e un sour perfetto! Delicatamente profumato, servito in coppa e decorato con semi e foglie di coriandolo, spettacolo! Bravo Voldemar, mi ha regalato una bellissima esperienza sensoriale a 360 gradi. Ha decisamente una marcia in più, sarà la sua calma che conquista e che ispira fiducia, sarà la sua passione che traspare in ogni drink, non saprei. Ma quando c’è “amore” per il proprio lavoro, tutto il locale e i clienti lo sentono, lo percepiscono…lo bevono. E ora, due ricette dal Martinez Bar:

Il Silent Martini
Il Silent Martini

Banda della Magliana:
Carpano Antica – 40 ml
Limoncello – 20ml
Orange juice – 30 ml
Honey syrup – 20 ml
Lime juice – 15 ml
Prosecco – 50 ml

Silent Martini:
Vodka – 40 ml.
Arugula – 8 leaves
Lemon juice – 20ml.
Sugar Syrup – 20ml.
Ginger – 5ml.

SANTO SPIRITO
Le cose segrete piacciono in Russia, e Mosca la fa da padrona con i suoi Secret Bar. Haggis è il posto da cercare: un bel bordello all’esterno, quindi si nota senza molta difficoltà. Passo tra la folla, seguo le indicazione per la toilette e trovo il face controll, chiedo di Irina: mi guardano seriamente e mi aprono la porta. Scendo delle scale e arrivo ad una stanza, sì una stanza, che battezzo The Cocktail Room 40 metri: un tavolo centrale imponente rispetto al locale e alcuni tavolini ai lati. Sul fondo il bancone, piacevolissimo con maxi scherzo dietro in cui passano film noir. È l’unica luce insieme a due grosse candele nel tavolo centrale e i led dei cd dei dj che passano deep house . Il bancone più sorridente finora. Ci presentiamo, sorridiamo ancora…bella accoglienza, staff ordinato ed elegante. Esco fuori per una sigaretta e la bella notizia è che l’uomo nero non c’è più, la bellissima è che c’è gente a Mosca che esce a cavallo, lo parcheggia ed entra a bere.
Torniamo alla realtà, qui hanno girato una scena di Twin Peacks e ho le prove! L’altra realtà è che mi sento a casa. Bella sensazione.

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Il Negroni Sorbeth

Apriamo le danze con un “Negroni sorbeth”, Benedectin, Martini rosso, Brokers e sorpresa di un sorbetto di bitter campari con profumi di vaniglia e Karkadè. Buono, bella la presentazione, il sorbetto su cucchiaino usato di solito per la zolletta di zucchero che si abbina all’assenzio, si può decidere di cambiare il drink come un sub ad immersione. Profumato, ed elegante. A me è piaciuto molto. C’è molta attenzione al dettaglio, si nota molto la vena artistica di Irina, la Bar Manager, ovunque cada l’occhio nel locale. Chiacchiero molto anche con Sergey, il mixologist ex bar Manager del Bruce Lee. Parliamo dell’Italia e la bella sensazione è in che in questo mondo l’orgoglio nazionalista ha ragione di esistere! Difficile trovare un posto dove sedersi se si raggiunge il locale dopo le 23.00, ma qui non hanno un orario di chiusura, si chiude quando l’ultimo drink è stato servito: onore a voi! Ecco due ricette del Santo Spirito:

Negroni sorbeth:
Gin, Benedictin, red vermouth, Campari sorbeth

El Oso:
Bacardi carta blanco, aloe honey, lime, prosecco (nella foto in alto).

A breve vi presenteremo altri locali di Mosca assolutamente da scoprire…un viaggio unico tra spiriti e sapori!

Il barman Voldemar del Martinez Bar
Il barman Voldemar del Martinez Bar
Il Martinez Bar di Mosca
Il Martinez Bar di Mosca
Irina la bartender del Santo Spirito
Irina la bartender del Santo Spirito
Il Santo Spirito di Mosca
Il Santo Spirito di Mosca
Sergey bartender del Santo Spirito
Sergey bartender del Santo Spirito

 

 

 

 

Dettaglio del Martinez bar
Dettaglio del Martinez bar

 

 

 

 

 

 

giuseppe romondia
GIUSEPPE ROMONDIA (Autore rubrica Bar&Soul) classe 80, figlio del settore bar da tre generazioni. Bar Manager presso il locale di proprietà famigliare il Pizzicato Bar di Vico del Gargano,nato nel 1950 dove ricopre anche il ruolo di BarTender. La sua prima passione, i cocktail e il bere di qualità, la sua seconda passione il viaggio che diventa lo strumento per approfondire e curiosare nei cocktail bar dell’intero globo. La sua voglia di scoprire e selezionare le miglior attività nel mondo del bere e il desiderio di condividerla con voi sono le motivazioni per la nascita di questa nuova rubrica, Bar&Soul . Valigia in una mano e calice in un altra il suo motto.

 

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