Digita e premi Invio...

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Seduti al ristorante o nei bar dove è possibile mangiare, immaginando un piatto freddo per prime ci vengono in mente le classiche insalatone di ogni tipo.

Per restare leggeri e fare in fretta, in attesa del menu, le insalate sono le regine dei piatti. Ma in questo mondo ricco e variegato, alcuni professionisti più intraprendenti allargano la proposta a roast beef, bresaola, insalate di riso. Si può fare di più? Molti locali affiancano al classico menu una nutrita lista, è il caso di dirlo, interamente composta da piatti freddi, e in molti altri gli stessi vengono presentati in formato “finger food”.

È un tema di grande interesse, specie nella pausa pranzo che impone tempi sempre più stretti, e soprattutto per coloro che devono, o amano, seguire diete particolari, per vegetariani e vegani, per intolleranti o allergici a specifici alimenti. Arricchire l’offerta oltre la semplice insalata quindi si può, anche con l’utilizzo di salumi e carpacci di carne, sformati e zuppe fredde di verdure, cereali e legumi, accompagnati da salse e marinature innovative, vinaigrette o gelatine realizzate ad arte per gli abbinamenti.
Questi piatti danno molto spesso anche l’opportunità di utilizzare prodotti del territorio, verdure, formaggi, carne ed olio a km0, e di “giocare” con sapori e profumi di erbe aromatiche e spezie particolari.

Bisogna coniugare la freschezza degli ingredienti, il gusto, la digeribilità e la varietà di proposte, tutto chiaramente condito con un’attenzione particolare alla creatività in preparazione e presentazione, alla rapidità del servizio e alla chiarezza nell’esposizione degli ingredienti sul menu. Forse il prezzo tenderà leggermente a salire, ma una volta tanto neanche la solita insalata si dispiacerà troppo del tradimento. Il piatto freddo è uno dei modi per diversificare le proposte, e per rendere unico un locale. Potrebbe essere la chiave di volta in un momento delicato come quello attuale?

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