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Il Consorzio di imprenditori aquilani che sostiene produzioni del territorio colpito dal sisma dal 2009 si aggiudica la gestione del chiosco bar del Punto Informativo Turistico più visitato del centro di Roma!

Prodotti semplici, prezzi calmierati e un’opportunità per raccontare l’Abruzzo ai turisti di tutto il mondo. 

Non troppo distante dall’ingresso ai Fori e al Colosseo, il Punto Informativo Turistico è operativo da tempo per supportare gli stranieri in visita alla città: nel 2016 è stato utile a oltre 550mila persone, e nel primo semestre del 2017 ha fatto registrare un incremento sostanziale dei contatti, confermandosi come il Pit più visitato del centro di Roma, secondo solo ai punti informativi di Fiumicino e della Stazione Termini.

E da qualche giorno chi accede al cortile affacciato sui Fori Imperiali può usufruire del servizio di ristorazione appaltato al Consorzio Orgoglio Aquilano. L’associazione di imprenditori aquilani si è infatti aggiudicata la gara per la gestione del chiosco bar del Pit, inaugurato nella sua nuova veste lo scorso 23 giugno, alla presenza del sindaco Virginia Raggi,dell’assessore Meloni, dell’Ad di Zètema Albino Ruberti e della presidente della Commissione Turismo Carola Penna. L’assegnazione privilegia un’offerta di qualità, a prezzi calmierati, con l’idea di combattere la piaga dell’abusivismo che affligge gran parte del centro città.

L’operazione ha anche valenza simbolica: Orgoglio Aquilano è un consorzio nato all’indomani del sisma del 2009, dall’unione di quei professionisti che non volevano darsi per vinti. Nove in prima battuta, poi sempre di più, fino a superare la ventina, con la forza di organizzare catering ed eventi, ma soprattutto commercializzare le specialità del territorio, promuovendo l’attività di produttori e artigiani rimasti improvvisamente senza pubblico e clienti.

In particolar modo, per la valorizzazione del tipico di eccellenza, si individua il canale della ristorazione collettiva, con mense a km 0 che utilizzano, secondo stagionalità, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, il farro, le cicerchie e i ceci rossi; il miele e lo zafferano di Navelli, formaggi e salumi tipici (come la Mortadella di Campotosto e il Canestrato di Castel del Monte), il tartufo biologico, le confetture, l’olio locale, i vini, i liquori, i dolci tipici della tradizione, il torrone tenero aquilano.

Ad oggi i clienti che si avvalgono dei servizi di ristorazione del Consorzio sono molti e prestigiosi, da Autostrade per l’Italia al Senato della Repubblica, al Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo.

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