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Non c’è ormai più differenza, sembra, tra un pittore, un designer, uno stilista e un cuoco. Quest’ultimo infatti crea, inventa, produce, assembla.

E’ il pensiero di Carlo Cracco, uno dei migliori chef al mondo che propone oggi rielaborazioni sorprendenti della cucina tradizionale italiana.

Il cucinare ha ormai una valenza molto maggiore della semplice presentazione dei piatti. E’ un atto culturale e sociale che ha portato a superare il solo soddisfacimento della fame, per entrare di diritto nella categoria delle forme d’arte autentica e contemporanea.

Questo in sostanza il pensiero del cuoco vicentino, per cui i cinque sensi diventano protagonisti e giudici di un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Nel piatto dunque bisogna andare oltre il sapore e dare valenza anche al gusto, alle forme, al contrasto di profumi. “Il cuoco spesso, come un musicista, riesce a toccare quelle corde che lo portano a ottenere l’interpretazione perfetta.”

Questa è la cucina moderna: trasformare il cibo in un’esperienza unica che vada al di là del semplice nutrimento. Ecco perchè oggi diventa così importante la qualità del cibo, proprio per aprire la strada a nuove esperienze e anche a culture lontane. Perchè il cibo è conoscenza di noi ma anche dell’altro, delle nostre radici.

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