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Andiamo a scoprire 5 Musei tutti dedicati al vino presenti nel territorio italiano!

Museo del Vino di Torgiano MUVIT – Fondazione Lungarotti, Torgiano (PG). Nato da un’idea di Giorgio Lungarotti e curato dalla moglie Maria Grazia Marchetti, situato nel seicentesco palazzo Graziani Baglioni, nel centro di Torgiano, costituisce una meta imprescindibile per quanti – amanti dell’arte, della cultura e del buon vivere – desiderino conoscere e approfondire la storia e la civiltà del vino. Con l’incanto delle sue collezioni e il rigore della ricerca storica e dell’impostazione museografica, il Museo del Vino ad oggi contribuisce alla diffusione di una cultura per il consumo consapevole del vino.

 

Museo Agricolo e del Vino – Ricci Cubastro, Capriolo (BS).  Il Museo è  frutto della più che trentennale attività di ricerca di Gualberto Ricci Curbastro. Inaugurato nel luglio 1986 e negli anni continuamente ampliato, il museo è una realtà unica in Franciacorta che conserva nei rustici dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro migliaia di oggetti testimoni del lavoro agricolo d’altri tempi. Quattro sale divise per temi e visitabili previa prenotazione per poter accompagnare e raccontare il lavoro di allora e di oggi ai visitatori.

 

Museo del Vino a Barolo – WIMU, Barolo (CN). Il più innovativo museo del vino in Italia e tra i più importanti al mondo ha aperto i battenti nel settembre 2010. Sorto nel cuore di un territorio famoso nel mondo per i suoi vini e all’interno di un castello dalla storia millenaria, il WIMU è allestito lungo i suoi cinque piani. Frutto dell’estro di François Confino, autore degli allestimenti di mostre e musei in tutto il mondo, propone un viaggio interattivo ed emozionale attraverso la cultura e la tradizione del vino, prodotto culturale capace di scandire l’evoluzione di civiltà intere, influenzare l’espressione artistica e plasmare il volto di territori e popoli.

 

Museo Provinciale del Vino, Caldaro (BZ).  Il Museo provinciale del vino sorge nella più antica regione vinicola dell’area linguistica tedesca. Inaugurato nel 1955 a Castel Ringberg, a monte del Lago di Caldaro, è il più antico museo italiano dedicato alla viticoltura. Oggi il museo si trova nel centro del paese vinicolo di Caldaro, a soli 15 km da Bolzano, in quella che era stata la cantina Di Pauli. Una notevole volta a crociera risalente al 1693 nel locale che ospitava il torchio, porte in pietra ad arco acuto ed una cantina sotterranea conferiscono all’edificio un’atmosfera particolare. La mostra presenta testimonianze di una storia culturale antica di secoli. 

 

Museo del Vino – Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, Tolentino (MC). Nei locali delle cantine, con accesso dal chiostro dell’Abbazia, è stato recentemente allestito il Museo del Vino che espone strumenti ed oggetti usati nel passato per la lavorazione delle uve. Le cantine furono edificate nel corso del XVII secolo per conto dei Gesuiti, ai quali era stata affidata l’Abbazia nel 1581. Sono costruite su due piani, di cui uno interrato, e venivano utilizzate per lavorare le uve prodotte dalle vigne dell’Abbazia e più recentemente quelle raccolte nelle terre della famiglia Giustiniani Bandini e poi della Fondazione Giustiniani Bandini.
Le cantine, appena restaurate, sono il luogo ideale per esporre i vecchi strumenti usati dai contadini: sono visibili torchi, botti di rovere di varia grandezza, contenitori di diverso genere, tini, pompe per travasare il vino e una bellissima caldaia per il vino cotto, costruita a lato di un piccolo chiostro dei monaci cistercensi.
Il Museo comprende anche una ricca documentazione relativa alla produzione di vino nel territorio marchigiano.

 

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