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Siete irritabili, avete difficoltà di concentrazione?
Probabilmente non avete bevuto abbastanza: basta una minima disidratazione, basta l’1.5 per cento di disidratazione dell’acqua corporea, per patire effetti negativi sull’umore, l’energia fisica, le capacità cerebrali.

Lo dimostrano due ricerche condotte all’Human Performance Laboratory dell’università del Connecticut, che indicano anche alcune differenze nella “tolleranza alla sete” fra uomini e donne.

Questi effetti si sono registrati anche quando la disidratazione veniva indotta ma non si sottoponevano i volontari a uno sforzo fisico. Significa che rimanere idratati è importante sempre, non solo quando fa caldo o facciamo esercizio fisico e sudiamo: è fondamentale sia che passiamo la giornata alla scrivania, sia che ci impegniamo in una maratona.

Purtroppo la sensazione di sete si ha quando si è perso circa l’1-2 per cento del volume di acqua corporea: in alcuni casi quindi le conseguenze negative sulle performance mentali e fisiche si sono già instaurate.

Per controllare lo stato di “assetamento” del nostro organismo bisogna vedere il colore delle urine che devono essere molto chiare e quindi si dovrebbero introdurre due litri di liquidi al giorno: ciò è essenziale soprattutto nei soggetti a maggior rischio di disidratazione come bambini, anziani e diabetici».

Quindi usate la tecnica del cammello: un bel bicchiere d’acqua anche quando non se ne sente la necessità può sempre tornare utile per non avere spiacevoli effetti negativi!

Antonella Ciccarelli

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