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bicerin bar.it

Dal 1763 esiste in Piazza della Consolata a Torino, agorà della vita torinese, un piccolo caffè con una storia gigantesca alle spalle.

Stiamo parlando del Caffè “Al Bicerin”, inaugurato dall’acquacedrista Dentis. All’inizio il caffè non aveva ancora nome, doveva ancora arrivare quell’ “eureka” che avrebbe dato un’identità a questo locale di 3 metri per 5.

Quell’ “eureka” venne dall’invenzione del “Bicerin”, una modifica alla Bavareisa, bevanda molto in voga a Torino in quei tempi. La ricetta originale del “Bicerin” è segreta, custodita gelosamente e tramandata da gestione in gestione. Il locale sin dall’inizio delle sue golose attività ha avuto una particolarità che lo avrebbe fatto distinguere da tutti: è sempre stato gestito da donne ed al suo interno si potevano trovare nobili vicini a gente del popolo in attesa di gustare il “bicerin”.

Come per altri locali storici, il nome del caffè è legato alla storia e all’arte, infatti al suo interno sono passati Camillo Benso Conte di Cavour, che attendeva i Savoia all’uscita dalla messa domenicale al Santuario della Consolata; scrittori come Nietzsche, Gozzano, Dumas padre, Calvino e tantissimi altri; attori ed attrici come Macario e Wanda Osiris. In “Amore e Ginnastica”, fiction del 1973, “Al Bicerin” viene immortalato in alcune scene ambientate a Torino.

Ancora oggi si può coniugare la contemplazione della facciata del Santuario della Consolata con in mano un bicerin e tutti i capolavori dolciari, come i krumiri, che hanno reso famosi in tutto il mondo i maestri pasticcieri piemontesi.

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