Digita e premi Invio...

Ha fatto scalpore la notizia del bar di Monza che vieta l’ingresso a chi indossa la pelliccia. Scontro tra la proprietaria animalista e gli altri commercianti.

Il bar di Monza che col cartello “io non posso entrare” riferito a chi indossa la pelliccia, voleva lanciare un messaggio animalista di provocazione, e non discriminare. Almeno a detta della proprietaria, che si è però trovata investita da mille polemiche. Pensate che la signora Angela Sorgente (titolare del bar Arengo), ha posizionato un attaccapanni fuori dal locale, così che vi si possano appendere le pellicce prima di entrare.

In città alcuni sono a favore, altri contro, mentre i clienti impellicciati non sembrano avere accettato il “consiglio” di Angela, ed hanno scelto altri bar per caffè e colazioni. A quel punto la titolare ha cercato di smorzare i toni, spiegando che il cartello non voleva in alcun modo essere discriminatorio, ma solo lanciare un messaggio per educare i clienti. Domenico Riga, presidente dell’Unione Commercianti di Monza, afferma che l’idea è legittima, ma solo se presa come provocazione, visto che un locale non può vietare gli ingressi senza un motivo legittimo.

Share